Ogni seconda domenica di settembre i Misterbianchesi celebrano la festa in onore alla Madonna trasportando a spalla, per circa quattro chilometri, la campana che, dal centro urbano, viene condotta al Santuario. Si ricorda l’esodo per sfuggire al fuoco dell’Etna del 1669. I Misterbianchesi durante la fuga si fermarono ai piedi di un albero d’ulivo e vi appesero la pesante campana dell’antica Matrice, affinché con i suoi rintocchi aiutasse la gente che vagava nelle campagne.
Celebrata liturgicamente il 17 gennaio di ogni anno, mentre “A festa ranni” si svolge a cadenza triennale a partire dalla prima domenica di agosto. Fanno parte dei festeggiamenti otto commissioni, quattro per i cerei (Vigneri, Carrettieri, Pastori e Maestri) e quattro per i partiti rionali (Panzera, S. Orsola, S. Angela Merici, Mastri). Ogni quartiere dedica al Santo un proprio inno, che viene eseguito durante il giro tra le vie del centro storico.
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